- Pubblicata il 09/02/2017
- Autore: SUSANNATUTTAPANNA
- Categoria: Racconti erotici sottomissione
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SESSO BENDATO - 1^ parte - Frosinone Trasgressiva
SESSO BENDATO - 1^ parte Venerdì scorso, con Alex, il mio ragazzo ho avuto la mia prima esperienza di sesso bendato ed è stata molto piacevole. Non è difficile convincere un uomo o una donna a fare sesso con gli occhi chiusi. Basta una benda pulita, il consenso consapevole del partner e la sua assoluta fiducia. Però attenzione! Se il partner mostra paura o panico, stoppate subito il gioco, togliete la benda e continuate a fare sesso normalmente. Questo tipo di erotismo è eccitante e irritante per entrambi. Le ragioni di questo diverso piacere sono l'ignoranza e l'insicurezza di quello che l'altro sta facendo, perchè non possono fare affidamento sull'organo di senso più utilizzato: gli occhi. Ecco il mio racconto. Sul letto, dopo avermi bendata, Alex mi ha spogliato lentamente, ricoprendo ogni parte del mio corpo di baci e risucchi. Ha lasciato per ultimi reggiseno e mutande. Slacciati i fermagli, ha sollevato i miei seni dolcemente, massaggiandoli e leccando le mammelle nude e i capezzoli. Quando ha sentito che si sono irrigiditi, non si è soffermato a lungo, e ha proseguito con la lingua fino alle mutande. Senza toglierle, dal di fuori ha baciato il pube e la vulva, li ha accarezzati delicatamente con una mano, e ha sfilato le mutandine come un prestigiatore. Non me ne sono neppure accorta! Poi è passato al sesso orale sulle piccole e grandi labbra, sulla clitoride, sulla vagina, sul perineo, fino a raggiungere l'ano. A forza di baci e di leccate, avevo già la figa rossa e gonfia che colava come una fontana. Questa situazione mi piaceva tantissimo, ma mi rendeva nervosa perchè non vedevo quello che lui stava per fare. Mi ha messo a pecorina. Io volevo disperatamente essere scopata, ma lui ha detto che doveva andare in bagno. Così sono rimasta bendata come una deficente, a quattro zampe. Ho sentito suonare il campanello, la porta d'ingresso aprirsi e chiudersi, e lui che diceva sottovoce: - Ciao, ti aspettavo... sì, è proprio il momento giusto... CONTINUA
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