Ricordi in cabina - Frosinone Trasgressiva

Da dove cominciare ? Sono mesi che tento di elaborare quanto è successo, senza riuscirci.
La mia psicologa mi ha suggerito di provare a scrivere ciò che a voce non riesco a condividere con nessuno. Ci provo.
L’estate scorsa mio fratello mi ha proposto di fare una gita nei luoghi della nostra adolescenza e alla fine siamo riusciti a fissare una data , un week end a fine luglio , prima di partire per le vacanze , ciascuno con la propria famiglia .
Il sabato mattina è passato a prendermi e dopo un caffè al volo nel bar sotto casa siamo partiti in direzione della costa .
Il viaggio è stato un po’ lungo a causa del traffico ma a ora di pranzo eravamo nel ristorantino dove andavamo sempre con i nostri genitori , entrambi morti da alcuni anni .
Tra un boccone e un ‘altro ci siamo scolati una bottiglia di vino in due e al momento del caffè sentivo un gradevole torpore che mi avvolgeva progressivamente .
Così abbiamo deciso di scendere in spiaggia e prendere un po’ di sole ma io speravo in una pennichella rigenerante .
Arrivati in spiaggia il bagnino ci ha accompagnato ad un ombrellone libero e poi sono andata a mettermi il costume mentre mio fratello che lo aveva già indossato al mattino , si toglieva i pantaloni e si stendeva sul lettino .
Quando sono tornata mio fratello mi ha guardato e mi ha fatto i complimenti per come ero in forma nonostante i miei 50 anni e per il due pezzi che indossavo , confesso con un po’ di imbarazzo per lo slip alla “ brasiliana” che lasciava interamente scoperti i glutei .
Mi sono stesa al sole e come sapevo , dopo breve mi sono appisolata .
Quando mi sono svegliata , dopo un’oretra mi sentivo bruciare la schiena , i glutei e le cosce infatti mio fratello mi ha detto “ sei tutta rossa , ti stai scottando , mettiti un po’ di crema solare “ così ho preso la confezione che avevo nella borsa e ho cominciato a spalmarmela come potevo . “ ti stai mettendo la crema malamente “ mi ha segnalato mio fratello “ dai stenditi che te la metto io “ così mi sono sdraiata a pancia in giù mentre lui mi spalmava la crema sulle spalle , poi sulla schiena , poi sempre più lentamente sulle gambe e sulle cosce, sentivo le sue mani muoversi sempre più lentamente soprattutto quando con apparente noncuranza comincio a spalmarmi la crema sui glutei … “ lo sai che hai ancora un bel culo ?” mi disse ad un tratto “ ma va …” gli risposi io “ ormai sta diventando enorme “ . Dopo si andò a stendere nuovamente sul lettino e cominciammo a raccontarci di quando anni prima su quella stessa spiaggia iniziavano i primi corteggiamenti “ ti ricordi Mario ?” Gli chiesi” quello che mi seguiva dappertutto “ certo che me lo ricordo “ mi rispose , una volta vi ho anche beccati in cabina …” “ è vero ! Mi corso anch’io … stavamo pomiciando “ risposi ridendo , “ altro che pomiciare … gli stavi facendo una sega !” mi ha risposto , e nel tono ho colto come una nota amara “ lo odiano Mario “ ha concluso guardandomi con una certa insistenza .
Ho riso di nuovo ma con un po’ di imbarazzo nel pensare che mio fratello , poteva avermi beccata con il cazzetto di Mario tra le mani , intenta a fare una sega .
Abbiamo continuato ricordando i vari amichetti e amichette di quegli anni ma più volte mio fratello è tornato alla sega a Mario , aggiungendo particolari “ tu eri in ginocchio …” “ …avevi il costume quello rosso con le margherite …” come se fosse una fissazione .
“ vieni , ti faccio vedere che mi ricordo anche quale cabina era …” e così dicendo mi ha preso per mano e tirandomi su ci siamo incamminati verso le due file di cabine che separano la spiaggia dalla strada “ ecco è “ questa , la penultima della fila dietro “ e quando siamo arrivati lì davanti ha spinto la porta aperta è entrato e sempre tenendomi per mano mi ha tirato dentro , ritrovando i faccia a faccia in quello spazio ridottissimo …poi ha detto “ lui era messo qua …” e tu eri messa qui in ginocchio …” e mentre lo diceva mi ha spinto sulle spalle verso il basso quasi costringendomi a mettermi in ginocchio . Mi sono ritrovata con il viso proprio all’altezza del suo cazzo e si vedeva che lo aveva duro … ha chiuso la porta della cabina con il chiavistello , poi si è tirato giù il costume , mi ha preso le mani e se l’è è messe sul cazzo . Io ero ammutolita , non capivo cosa stesse succedendo e me ne sono stata ferma con il suo cazzo tra le mani e davanti agli occhi . “ e muovevi le mani così ..” ha continuato lui , mentre mi accompagna a menargli il cazzo .
Mi chiedo ancora cosa sia successo e perché ma so solo che ho continuato a fargli una sega fino a quando lui non mi ha fermato e mi ha detto “ ma io non sono Mario e le seghe non mi hanno mai entusiasmato… a me piaceva chiavare “ mi ha tirato su , mi ha fatto girare su me stessa , mi ha scostato lo slip su un lato si è abbassato e ha cominciato a leccarmi la figa e il culo , sbavando e farfugliando “ il tuo culo … mi è sempre piaciuto … sempre “ poi si è tirato su , ho capito cosa stava per succedere , mi ha puntato il cazzo tra le grandi labbra e poi è scivolato dentro . Ha cominciato a sbattermi come non mi ricordavo di essere mai stata sbattuta , mentre ripeteva “ sì il tuo bel culo … avrei sempre voluto infilarci il cazzo fino si coglioni …” io a quel punto non capivo più nulla , mio fratello , mi stava chiavando , nella stessa cabina dove tanti anni prima facevo una saga ad un amichetto … ammetto che stavo godendo e pure tanto … poi ha sfilato il cazzo dalla Figa e lo ha puntato davanti al buchetto del culo “ … e ora finalmente ti apro il culo … come desidero da tanti anni “ ha cominciato a spingere , a me faceva male … non sono mai stata una amante dell’anale , ma lui ha continuato a spingere fino a quando ha detto “ tutto nel culo … fino ai coglioni “ mi ha pompata ma poco e poi mi ha riempito il culo di sborra.
È restato avvinghiato alle mie spalle per qualche minuto , io ero immobile attonita … poi ho sentito il cazzo che tornava duro “ ti inculo di nuovo “ mi ha detto e ha ricominciato a spingermi il cazzo su per il culo ma questa volta con più facilità , ho cominciato a godere e questa sono venuta insieme a lui che mentre mi inculava con una mano mi titillava il clitoride.
Quando siamo usciti dalla cabina siamo restati in silenzio e poi …

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